Yoda7 In conclusione, seguire il calcio in diretta su DAZN offre numerosi vantaggi: accesso illimitato alle partite, flessibilità nella visione, qualità superiore dello streaming e costi competitivi. Il bilancio fortemente positivo della prima stagione in Serie B trovò conferma nella crescita di una squadra giovanile, i Boys Demaria, ammessi alle finali nazionali di categoria. Nella sua storia il club si è aggiudicato un titolo di IV Serie nel 1958, una Coppa Anglo-Italiana nel 1983 e una Coppa Italia Lega Pro nel 2015, divenendo la prima ed unica squadra calabrese ad aver vinto un trofeo nazionale. Come molte maglie dell’epoca, anche le divise dell’Inter Football Club furono inizialmente sempre prodotte in-house, ovvero dalla stessa società: ci si affidava a sartorie artigianali o maglifici di Milano. Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record del Catania Football Club. Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Cosenza Calcio. Intanto, nei primi mesi del 1929, le forze sportive cosentine, che non sopportano la sottomissione dello sport alla politica, rifondano il Cosenza rossoblù, stavolta con la denominazione Cosenza Sport Club.

Prima dell’esordio in campionato la politica, in cambio della promessa costruzione del nuovo campo sportivo, impone l’utilizzo del colore azzurro Savoia che spicca nel gonfalone della città. Per motivi di grandezza ed organizzazione, la società fu costretta a spostarsi allo stadio J. F. Kennedy a San Lazzaro di Savena, adatto ad ospitare un campionato di Serie C2. Lo stadio Città di Cosenza, invece, tornerà alla sua originaria destinazione solo dopo alcuni anni. Negli anni cinquanta, Pertini, assieme agli avvocati socialisti Nino Taormina e Nino Sorgi (che molte volte difese il quotidiano L’Ora da querele di politici collusi con la mafia), rappresentò la parte civile Francesca Serio, madre del sindacalista socialista Salvatore Carnevale, assassinato dalla mafia il 16 maggio 1955 a Sciara, perché impegnato nelle lotte contadine contro il latifondismo e per la redistribuzione delle terre. Alla ripresa dell’attività agonistica una parte dei cosentini decisero di lasciare il club. La FIGC colloca il Cosenza al 55º posto nella graduatoria della tradizione sportiva dei club ad essa affiliati. Anche la maglia di gioco era ispirata alla società fondatrice: essa era divisa a metà, da una parte il bianco, dall’altra l’azzurro; i calzoncini erano bianchi, mentre i calzettoni erano azzurri. Il DS Cosenza è primo nel Campionato di Terza Divisione 1927-1928, ma la mancata organizzazione al sud, da parte della FIGC, del campionato di Seconda Divisione del 1928-1929, ne impedisce la promozione.

È soprattutto la parte centrale del petto ad essere lasciata in bianco, in modo da ospitare lo stemma della federazione calcistica e il “baffo” blu della Nike. Così come la seconda divisa, anche le maglie dei portieri non subiscono variazioni: infatti saranno totalmente verde la prima, ma anche blu e rossa. IRAN. Anche i caratteri dei numeri stampati sulla schiena sono piuttosto sfiziosi. I tessuti sintetici sono leggeri, il che aiuta a ridurre il peso complessivo della maglia e consente una migliore mobilità sul campo. Nel 1931 fu inaugurato il Campo Sportivo Città di Cosenza, che, dopo vari anni, assunse il nome di stadio Emilio Morrone, un giovane cosentino caduto, per un incidente di gioco, durante una gara. Dopo la gara la FIGC chiese all’arbitro di sottoporsi a una visita oculistica, dalla quale risultò discromatopsico: la visita divenne allora obbligatoria per tutti gli arbitri. Dalla stagione 1937-1938, con l’avvento del tecnico ungherese Otto Krappan, furono reclutati nuovi giovani talenti cosentini.

Nel 1939-1940 trovarono spazio in squadra Massimo Mari e altri ragazzi scoperti in città da Krappan, tra cui Pasquale Lorenzon e il sedicenne Raffaele Bruno. Alla fine della stagione 1938-1939 il portiere cosentino Luciano Gisberti verrà ceduto alla Liguria, squadra genovese di Serie A: sarà il primo cosentino a militare in massima serie. Il periodo post bellico, infatti, è caratterizzato dall’indisponibilità dello stadio cosentino Città di Cosenza, del tutto occupato dalle baracche costruite nel corso del tempo per ospitare gli sfollati e i senza tetto del secondo conflitto. Dopo la rifondazione, si scelse l’impianto della frazione di Riale, lo stadio Enrico Filippetti, complice anche la distesa del nuovo manto erboso in sintetico e la costruzione di altri tre campi adiacenti. Anche attualmente, le giovanili si allenano e giocano allo stadio Enrico Filippetti di Riale allo stadio Melotti di Ponte Ronca. Il Catania compare anche nel film La vita è una cosa meravigliosa (2010), dove batte la Roma segnando quattro gol. La nuova maglia, tuttavia, non porta fortuna, visto che dopo dieci giornate la squadra è fanalino di coda con quattro punti, ma una vittoria in maglia rossoblù contro la capolista Salernitana risolleva i calabresi, che centreranno una salvezza insperata. Livorno 1944 sono entrate nella fase conclusiva, la nuova società assume la denominazione Unione Sportiva Pro Livorno (casacca amaranto).

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Por Carmen