I primi gruppi di tifo organizzato nel capoluogo abruzzese cominciarono ad apparire negli anni sessanta; oltre allo storico Commandos Rossoblù, originariamente posto nel settore Distinti dello stadio Tommaso Fattori, Commandos Tigre, Fedelissimi, Potere Rossoblù, Boys e altri ancora si avvicendarono fino al 1978, anno di nascita dei Red Blue Eagles L’Aquila, il gruppo più antico e numeroso tra quelli che ancora oggi sostengono L’Aquila Calcio. Oggi la sede è situata all’interno del locali dello stadio Gran Sasso D’Italia. L’Aquila svolge le sue sedute d’allenamento allo stesso stadio Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia, struttura che dispone anche d’un campo secondario alle spalle del settore ospiti non ancora completato. Lo stesso argomento in dettaglio: Campo di Piazza d’Armi (L’Aquila), Stadio Tommaso Fattori e Stadio Gran Sasso d’Italia – Italo Acconcia. Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Stadium. L’Aquila ha disputato 92 stagioni sportive a partire dall’esordio in Seconda Divisione nel 1931-1932, prendendo parte a 81 campionati nazionali. Da quel momento, l’Armorica entrò a far parte del mondo romano, ma non sopravvisse come divisione amministrativa; venne invece unita alla provincia della Gallia Lugdunense. Mio padre era tornato in casa in quel momento, senza vedere il gol, presumo, era entrato in bagno e caduto a terra, o si era accasciato per il dolore al petto, o sdraiato tra il water e il bidet, felpa azzurra di Georgetown con il cane sul davanti che aveva regalato a me anni prima un cugino portandola dall’America, felpa azzurra su pavimento in piastrelle bianche quadrate su carnagione olivastra, progressivamente più bianca, siti per maglie da calcio immagino.

Entrambi i colori, si sarebbero mantenuti, salvo piccole variazioni (come la maglia del 1994 ornata da losanghe gialloblu o quella del 1998 con lo scollo e la parte inferiore delle maniche blu notte, il numero sulle maglie era tradizionalmente bianco, da Euro 2000 i numeri divennero gialli in richiamo della bandiera nazionale, ecc.), fino ad oggi. L’unica conseguenza delle dichiarazioni avvelenate di Gianni Rivera sarà la squalifica del capitano. Il conduttore spiega quindi come creare un oggetto o un disegno mentre scorrono le immagini delle sue mani al lavoro, anche se in realtà esse sono quelle del presentatore della versione originale britannica, Neil Buchanan. Nella quattordicesima edizione del programma televisivo L’anno che verrà, trasmessa su Rai 1 nella notte di capodanno tra il 31 dicembre 2016 e il 1º gennaio 2017, il conduttore Teo Teocoli in uno sketch esegue la sua celebre imitazione del calciatore Mario Balotelli, invitandolo a giocare nel Potenza Calcio. L’unico giocatore dell’Aquila ad aver vestito la casacca azzurra della Nazionale è stato il già citato Annibale Frossi; l’esterno si mise in luce con la maglia rossoblù nel 1935-1936, in Serie B, segnando anche 9 reti, e ricevette la sua prima convocazione appena prima di trasferirsi all’Ambrosiana-Inter.

Per la panchina è stato scelto il tecnico Paolo Stringara. L’impianto -dotato di un campo di gioco, una pista per l’atletica (poi eliminata, e un velodromo – fu progettato dall’architetto milanese Paolo Vietti-Violi, mentre i lavori di costruzione furono diretti dall’architetto Mario Gioia e dall’ingegner Gaetano Lisio. Con la Nazionale scende titolare nel mondiale nel 2007, quattro anni più tardi, pur come riserva, vince il mondiale nel 2011 mentre a Canada 2015 arriva in finale dopo aver battuto l’Inghilterra. Dal luglio del 2011 lo stemma è tornato rotondo, seppur con qualche lieve modifica. Negli anni seguenti vanno ricordati i simboli del 2003-2004, quando L’Aquila ha giocato con lo stemma comunale sulle maglie, e quello in uso dal 2005 al 2007, adottato su indicazione della tifoseria, anche se modificato con l’aggiunta della scritta Real, poco gradita ai sostenitori rossoblù. Luigi Durastante, in carica dal 6 aprile 2025, è l’86º tecnico dei rossoblù. Nell’estate del 2018, a seguito della mancata iscrizione al campionato di Serie D, la neo società nascente ha adottato un nuovo logo disegnato dagli ultras dei Red Blue Eagles e di proprietà dell’associazione «Aps Aquile Rossoblù», la quale si è fatta carico di custodirlo e concederlo in comodato d’uso gratuitamente alle varie società che si susseguiranno, con l’obiettivo di svincolare il logo da futuri fallimenti sportivi, facendo sì che possa continuare a rappresentare la squadra rossoblù.

Stripes e logo Adidas sono in blu mentre l’interno del colletto è di colore blu e giallo. Per quanto riguarda le Nazionali giovanili, infine, Marco Villa, attaccante dell’Aquila dal 2008 al 2010, vanta 9 presenze e 1 rete con la Nazionale tedesca Under-21 mentre Hrvoje Miličević, mediano rossoblù nel 2015-2016, ha collezionato 17 presenze tra la Nazionale Under-21, quella Under-20 e quella Under-19 della Croazia e 4 presenze con la Bosnia ed Erzegovina. Tra i calciatori che vantano almeno una convocazione nelle rappresentative giovanili ci sono Domenico Maietta, all’Aquila nel 2001-2002, con 1 convocazione nell’Under-20, Francesco Scardina, all’Aquila nel 2003-2004, con 10 convocazioni nell’Under-18 e Marco Frediani, all’Aquila nel 2013-2014, con 13 convocazioni tra Under-18, Under-19 e Under-20. L’Aquila ha preso parte a 34 competizioni nazionali a partire dall’esordio in Coppa Italia nel 1935-1936; il massimo risultato raggiunto sono i quarti di finale (Coppa Italia Serie C 2002-2003). Negli anni trenta L’Aquila ha disputato due edizioni della Coppa dell’Italia Centrale, torneo interregionale organizzato dalla FIGC ad imitazione della Coppa dell’Europa Centrale, arrivando in finale nel 1938-1939. In tre occasioni (2006-2007, 2008-2009 e 2021-2022) i rossoblù hanno inoltre vinto la Coppa Italia Dilettanti Abruzzo, la massima competizione regionale.

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Por Carmen